"Tatuaggi solari", "linee da scottatura" o "linee dell'abbronzatura": il Ministro della Salute mette in guardia dalle pericolose tendenze all'esposizione al sole

"La tua pelle è la tua vita". Lunedì 28 luglio, il ministro della Salute Yannick Neuder ha messo in guardia dai pericoli delle tendenze dei social media che incoraggiano le persone a esporsi al sole senza protezione, lasciando tracce di abbronzatura, note come "tatuaggi solari", "linee da scottatura" o "linee dell'abbronzatura".
"Scottarsi deliberatamente la pelle per un video su TikTok o Instagram: è quello che vedo sui social media da qualche settimana, con tatuaggi solari, linee di bruciatura e segni di abbronzatura", spiega Yannick Neuder in un video pubblicato su diverse piattaforme social.
"La tua pelle è la tua vita, ne hai solo una, non sacrificarla per 30 secondi di divertimento", afferma.
Queste tendenze, promosse principalmente in video in lingua inglese, prevedono di evitare l'uso della protezione solare per ottenere linee di abbronzatura ben definite o di disegnare un motivo con la protezione solare per fissare un segno, simile a un tatuaggio temporaneo.
"Esporsi al sole senza crema o alcuna protezione, a volte anche con oli o monoi, farsi un tatuaggio temporaneo sulla pelle mentre ci si scottatura: tutto questo bisogna smetterla, è molto pericoloso", avverte il Ministro della Salute e dell'Accesso all'Assistenza Sanitaria.
L'esposizione ai raggi UV è infatti il principale fattore di rischio per il cancro della pelle. Ogni anno in Francia vengono diagnosticati tra 141.200 e 243.500 tumori della pelle, di cui tra 112.960 e 194.800 causati da un'eccessiva esposizione ai raggi UV, secondo la Sanità Pubblica Francese.
«Sappiamo che le scottature solari nei bambini aumentano significativamente il rischio di cancro in età adulta, il rischio di melanoma», insiste Yannick Neuder.
Nella sua campagna di prevenzione pre-estiva, l'Istituto Nazionale del Cancro francese (INCa) ha chiarito che non esiste un'abbronzatura "sana". "Quest'ultima costituisce un'aggressione alla pelle, segno di una reazione innescata contro i danni causati dai raggi UV, naturali o artificiali. La pelle abbronzata indica quindi che il DNA è stato danneggiato", sottolinea l'Istituto.
Durante l'esposizione al sole, la protezione solare è essenziale e va riapplicata ogni due ore. Tuttavia, anche le creme solari più efficaci (SPF 50) non filtrano tutti i raggi UV. Il Ministro della Salute ci ricorda che la protezione solare deve essere multifattoriale: indossare abiti a trama fitta o trattati con protezione UV, un cappello a tesa larga e occhiali da sole, ed evitare l'esposizione nelle ore più calde della giornata.
Il 12 maggio, l'ANSES (Agenzia nazionale francese per la sicurezza e la salute sul lavoro e l'alimentazione) ha pubblicato dei consigli sui comportamenti a rischio (lettini abbronzanti, integratori alimentari, autoabbronzanti).
BFM TV